La Giornata del 15 marzo, quella del “Fiocchetto lilla”, nata per una tragica circostanza, la morte di una ragazza 16enne per le conseguenze di un disturbo alimentare e per la volontà dei suoi genitori di rompere il silenzio sulla malattia, è divenuta negli anni l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni rispetto a una malattia complessa, multifattoriale, fisica e psichica, che richiede cure multidisciplinari, e impegna le persone coinvolte in un lungo, tortuoso, difficile percorso per poter intravedere la luce in fondo al tunnel.
Ecco, quest’anno noi come Associazione abbiamo pensato a due attività, che richiamano metaforicamente una il “mettersi in cammino” e il percorso da fare insieme, e l’altra “la luce ritrovata”.
Abbiamo iniziato con una bella passeggiata nel Parco di S Rossore, perché le camminate guidate nella natura, insieme, da un po’ di anni fanno parte dei nostri progetti di prevenzione, riabilitazione e reinserimento sociale.
Poi, alle 17, nella magnifica cornice del Parco di S. Rossore a Cascine Vecchie, abbiamo realizzato quello che era nelle nostre menti da qualche anno è siamo riusciti quest’anno ad inaugurare la panchina lilla, che sarà installata accanto a quella rossa contro la violenza di genere e a quella arcobaleno, mai come oggi così importante nel suo significato di pace. Perché è importante camminare insieme, ma altrettanto offrire una accoglienza a chi a volte è stanco, anche di lottare contro un problema così difficile, e magari davanti alla panchina lilla può scoprire di non essere solo, di poter chiedere aiuto alla nostra Associazione, ma anche al Centro di cura ambulatoriale Arianna, che dal 2002 è presente sul territorio Pisano.
Il culmine di questa importante giornata è arrivato nel cuore della nostra città dove abbiamo assistito allo spettacolo della Illuminazione di una delle 7 meraviglie del mondo la nostra Torre di Pisa, in Piazza dei Miracoli, mentre anche il Palazzo Pretorio veniva illuminato di lilla grazie alla solidarietà dimostrataci ancora una volta dal Comune di Pisa.
Ed è questa la rappresentazione simbolica che è possibile vedere la luce in fondo al tunnel di queste brutte malattie, quindi un messaggio di speranza per tutte le persone ammalate e per le loro famiglie, e anche un modo per accendere, a livello non solo locale e territoriale, un grande riflettore sulle malattie alimentari, sulla necessità di riconoscimento delle stesse e di impegno di risorse economiche e umane, ma anche di cambiamento dello sguardo della società e del mondo rispetto ad esse. Siamo sicuri, che la luce in fondo al tunne possa essere vivida e bellissima, come quella che ha illuminato la Torre pendente, la cui unicità al mondo dipende proprio-pensate il caso- dalla sua “imperfezione “.
Ringraziamo il Parco di S Rossore, il Comune di Pisa, l’opera Primaziale, Fondazione Pisa, la Società della Salute Pisana e la società scientifica SISDCA, che hanno sostenuto i nostri progetti e le nostre attività.
Ringraziamo il Coordinamento nazionale dca, la Associazione di II livello che abbiamo contribuito a costituire e della quale facciamo parte, con la quale siamo impegnati sul fronte culturale, e delle politiche sociosanitari a livello nazionale, in particolare nella formazione e inclusione nella rete di cura dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta.
Grazie ad Azimut Treks, che ci guida con grande passione e competenza nelle nostre passeggiate, grazie e alla Associazione Urca che ha effettuato foto e riprese di una giornata memorabile.
Ma soprattutto grazie a chi, ex pazienti e pazienti, familiari, operatori, volontari, soci e amici, è stato con noi e continuerà ad esserci, per uscire insieme dai disturbi alimentari.
Dicono di noi: Pisa Today
Dicono di noi : Parco San Rossore