Il 15 Marzo è in Italia la Giornata del Fiocchetto lilla, scelto come simbolo nella lotta contro i disturbi alimentari, per riflettere e far riflettere, per sensibilizzare la cittadinanza e l’opinione pubblica su queste importanti malattie che sempre di più affliggono una larga parte della popolazione giovane, e addirittura giovanissima, ma anche adulta, tanto da poterle qualificare come una vera e propria epidemia sociale.
La data non è casuale, è nata per volontà dei genitori di Giulia Tavilla, sedicenne genovese purtroppo mancata il 15 marzo 2011 per le conseguenze del disturbo alimentare da cui era affetta, la bulimia, e il cui padre, Stefano, ha costituito la Associazione Mi nutro di vita e si è battuto perché tale giornata venisse riconosciuta ed istituzionalizzata a livello nazionale, come è finalmente accaduto nel giugno 2018.
I disturbi alimentari, vere e proprie malattie psichiche, tra le più complesse, uccidono, sono la seconda causa di morte tra gli adolescenti dopo gli incidenti stradali e, nonostante che sia aumentata la ricerca, l’esperienza e la competenza riguardo tali malattie, è aumentato altresì il numero delle persone –anche di età adulta-che di esse si ammalano, mentre l’età di esordio della malattia si è abbassata ulteriormente; negli anni, è cresciuta la percentuale di persone di sesso maschile che si ammala.
Nelle settimane scorse i riflettori si sono accesi con più forza su queste problematiche, in seguito all’ennesima morte di un ragazzo di appena 20 anni, Lorenzo Seminatore, la cui famiglia ha trovato la forza per denunciare di essersi sentita sola, o meglio di essere stata lasciata sola.
Purtroppo, le famiglie spesso si sentono sole, incomprese, dilaniate, tra i sensi di colpa, la vergogna, la frustrazione, e l’impotenza dinnanzi a quella resistenza alla cura che a volte sembra senza via di uscita, proprio da parte delle persone che più amano e che vorrebbero proteggere e se potessero, curare loro stessi, talora non riuscendo a distinguere la sottile linea che passa tra il “prendersi cura” ed il “curare”, tra la sofferenza psicologica , il disagio adolescenziale e la patologia.
D’altra parte, la società tende ancora a sminuire l’importanza e la gravità di tali malattie e pur parlandone talora tanto, i mass media e i social spesso non ne parlano in termini adeguati, ma superficiali, pressapochisti, lanciando anche messaggi confusivi e contraddittori.
Il ruolo delle Associazioni , oltreché quello di far sentire la voce delle persone affette dai disturbi alimentari e dei familiari, è quello di farle sentire meno sole, di dar loro la forza di uscire dal buio dell’isolamento e dei sensi di colpa, nella consapevolezza che solo insieme si può uscire dai disturbi alimentari, solo chiedendo aiuto, pretendendo cure mediche specialistiche adeguate, attraverso team multidisciplinari integrati, si può guarire.
Grazie a questa condivisione e consapevolezza, la famiglia riesce a percepirsi come un ausilio, un presidio attivo nelle cura, si riappropria delle proprie competenze e capacità, fino a riuscire a leggere nella malattia anche un’opportunità di cambiamento, leggendo quella che la malattia tenta di esprimere, oltre i sintomi, oltre la malattia stessa.
Il Coordinamento Nazionale d.c.a., che raccoglie attualmente 17 Associazioni d’Italia , trae la sua forza nella interazione e nell’alleanza tra medici, pazienti e familiari, che sono e devono essere sempre più sostegno attivo nella cura.
Tra gli altri impegni si batte per interfacciarsi con il governo e il parlamento al fine di richiedere normative adeguate alla portata quantitativa e qualitativa dei problemi alimentari.
Per la IX^ Edizione del Fiocchetto lilla ogni Associazione facente parte del Coordinamento intendeva presentare alle istituzioni locali, alle Aziende sanitarie ed alla cittadinanza una iniziativa condivisa su tutto il territorio nazionale, volta a favorire la diagnosi sempre più precoce di tali disturbi, attraverso il coinvolgimento sempre più attivo dei Medici di famiglia e dei Pediatri di libera scelta.
Infatti, se le persone che si ammalano, così come le loro famiglie, non devono essere lasciate sole, ma devono essere “intercettate”, ascoltate, motivate alla cura, curate, i medici di Medicina generale sono, tra le figure di operatori, quelle maggiormente “deputate” a fare ciò, così come i pediatri qualora la malattia manifesti i suoi prodromi già nell’infanzia, e a rendere possibile una diagnosi precoce con conseguente celere avvio alla cura.
Ad essi, in particolare, è rivolta la Guida scritta dai componenti del Comitato scientifico del Coordinamento nazionale.
Inoltre, da qualche anno ad ogni ricorrenza del Fiocchetto lilla i Comuni nel cui ambito esistono associazioni e/o centri di cura sui d.a. vengono invitati ad aderire alle iniziative simboliche, in particolare con l’illuminazione in lilla di un monumento.
Quest’anno, tutte le manifestazioni ed i convegni organizzati per la IX^ ricorrenza del Fiocchetto lilla sono stati sospesi, annullati o rinviati a data da definire, in esecuzione delle misure di contenimento del contagio da Corona Virus.
La Presidente del Coordinamento nazionale, tiene però a sottolineare che:
“ Abbiamo stampato per il momento 2.000 copie della Guida “Abbi cura di te. L’ABC dei disturbi alimentari” e alle Associazioni confederate invieremo istruzioni per una prima ” distribuzione” nel territorio, compatibilmente con la situazione che non consente di pretendere dai medici di famiglia e dai pediatri di libera scelta tutta l’attenzione che questi problemi meritano.
Abbiamo realizzato un video di presentazione della Guida, che metteremo sulla pagina FB del Coordinamento e che verrà condiviso su tutte le pagine delle associazioni confederate, sui nostri siti, e che speriamo anche le testate giornalistiche vogliano condividere online.
Faremo comunicazioni a mezzo stampa e tutto ciò che non comporti assembramento e pericolo di contagio , quindi chi ha ottenuto dal proprio Comune il patrocinio per illuminare in lilla un monumento della città, lo farà e lo condividerà su Fb.
Esprimiamo solidarietà e vicinanza a tutti coloro che in questo triste periodo lottano contro il Covid 19, nonché ammirazione e orgoglio per tutti coloro, in particolare medici, operatori, forze dell’ordine, volontari, che sono impegnati in questa guerra di trincea.
Da parte nostra, siamo impegnati tutti i giorni nella lotta contro i disturbi alimentari, questa è la nostra “mission”. La Giornata del Fiocchetto lilla è una celebrazione per rendere più visibile la nostra “battaglia”, e le guerre e le battaglie non si possono fermare; solo, a volte, devono trovare canali diversi per esprimersi, come in questo caso.
Quindi, speriamo che il video, l’ illuminazione in lilla dei monumenti e dei Palazzi municipali, possano essere condivisi e visti da molti e che, grazie alle comunicazioni a mezzo social e a mezzo stampa, come questa, chi li vedrà saprà che simboleggiano il nostro impegno e la nostra lotta incessante, insieme, per sconfiggere i disturbi alimentari.
Inoltre, vorremmo rappresentare alle persone malate e ai loro familiari che, se trovano difficoltà maggiori ad essere ascoltate, o ad avere accesso ai luoghi di cura, a causa di questo periodo così particolare e complicato, le Associazioni presenti sul territorio saranno a disposizione come sempre, più ancora di sempre, per ascoltarle, sostenerle e non farle sentire sole.
Noi vorremmo che non accada mai più che i riflettori debbano accendersi su queste malattie a causa di un epilogo tragico; noi vogliamo migliorare la vita delle persone che ne sono affette e dei loro familiari, vogliamo “salvare” la vita di chi può e deve essere curato, perché dai disturbi alimentari si può uscire, si può tornare a vivere una vita degna di questo nome”.